SUCCEDE (SOLO?) A ROMA

(immagine presa dal web)

Roma, si sa, è una città che la si odia o la si ama, così come i romani.

Capire l’umorismo degli abitanti di questa splendida città risulta ai tanti molto difficile. I romani sono molto “caciaroni”, fisici, sempre pronti alla battuta, impiccioni (sanno sempre i cazzi di tutti, non gli sfugge nulla), ironici tanto che questo loro comportamento spesso può infastidire chi non sa che loro sono così e basta.

Quelli che sto per raccontarvi sono piccoli episodi che mi sono accaduti proprio qua a Roma.

EPISODIO 1 IL CANE

Come avrete capito ho un cane. Un piccolo meticcetto che ora ha 17 anni. Quindi potrete ben immaginare come cammina (quando lo fa!). Ecco un giorno, mentre passeggiavo con lui, un signore mai visto mi fa (o meglio gli fa):” Ahò te sei fatto vecchio!” come se conoscesse Orazio(questo è il nome del mio cane) da quando era piccolo!

Un’altra volta, quando Orazio era più giovane, passando accanto ad un altro signore mi sento dire:” A bello ma che hai preso la scossa?” E sì, si riferiva sempre al cane che aveva il pelo spettinato (come sempre) che sembrava davvero avesse preso la scossa.

Un giorno invece, l’ho fatta grossa. Ero andata al supermercato e avevo legato Orazio fuori agli appositi ganci (pare che esistano solo qua, il mio fidanzato milanese non li aveva mai visti). Una volta uscita mi ero avviata verso casa, se non che, fatti 50 metri realizzo di essermi scordata Orazio legato fuori al supermercato! Torno subito indietro per riprenderlo e un signore che aveva assistito alla scena rivolgendosi a me questa volta mi apostrofa:” Ma che te sei scordata il cane? Te possino!”

EPISODIO 2 IL CONTROLLORE

Anni fa per andare a lavorare prendevo tutte le mattine il tram. Un giorno salirono i controllori. Mi si avvicinò quest’uomo, non giovanissimo, che mi chiese il biglietto. Tirai fuori l’abbonamento e glielo mostrai. Lui mi guardò e con un sorriso che gli illuminò la faccia continuava a fissarmi. Io, un po’ in imbarazzo, continuavo a mostrargli il mio abbonamento senza capire perchè continuasse a fissarmi con quel sorriso sulle labbra. Ad un certo punto mi dice:” Ma che belli , sono i tuoi?” (Si riferiva ai miei capelli color rosso). Io presa alla sprovvista ho farfugliato un sì. E allora lui col suo bel sorriso mi ha fatto i complimenti ed è passato ad un altro passeggero.

LA SIGNORA DELLE STRISCE

Piccola premessa: la prima volta che il mio fidanzato è venuto a Roma, l’ho subito avvertito di stare attento quando attraversava la strada sulle strisce pedonali, perchè qua, pure sulle strisce non si ferma nessuno (o come si dice da queste parti, ti asfaltano). Beh lui veniva da Milano, dove sicuramente le automobili si fermano per farti attraversare! Ebbene, a distanza di 7 anni lui ancora mi dice che qua si fermano tutti, strisce o non strisce più che a Milano.

Tutto questo per dirvi che qualche giorno fa, mentre ero in macchina, mi sono fermata ,come faccio sempre, davanti le strisce pedonali, per far attraversare una signora sulla cinquantina. Ebbene, dopo essermi fermata, lei si gira, mi guarda e mi lancia un bacio.

L.M.V:

3 pensieri su “SUCCEDE (SOLO?) A ROMA

  1. Ma credo che attraversare una strada a Roma sia roba da centometristi. Mi ricordo che quando venivo a Roma per lavoro e ci restavo per più giorni mi piaceva camminare ma le strade le attraversavo di rado e quasi solamente ai semafori.

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